Crisi cinema ed audiovisivi: Cna, Unindustria e Confartigianato chiedono una svolta
La difficile condizione del settore del Cinema e dell'Audiovisivo ha spinto Cna, Unindustria e Confartigianato ad intervenire per far fronte ad una situazione difficile che vive il comparto anche in Calabria
Il comunicato congiunto
Lo scenario degli ultimi mesi ha fortemente minato le certezze del settore del Cinema e dell’Audiovisivo nazionale. Questo risvolto drammatico ha acuito le difficoltà della filiera anche nella nostra regione, tenendo lo stato delle finanze di esercenti, produttori e maestranze tecniche ed artistiche ben al di sotto degli standard minimi accettabili.
Contestualmente la nuova “governance structure” della Calabria Film Commission, seppure sollecitata, non ha dato riscontri concreti alle numerose richieste di sostegno pervenute a seguito della pubblicazione del “bando produzioni annualità 2020” che avrebbe permesso di avviare nuove opportunità lavorative a tecnici ed artisti calabresi.
In seguito a tale premessa, le sottoscritte associazioni di categoria ritengono sia necessario intervenire sulle questioni più stringenti che riguardano, innanzitutto, il saldo già predisposto dei finanziamenti assegnati alle produzioni cinematografiche secondo l’ordine risultato dal bando pubblicato nel dicembre 2019, in maniera tale da alleviare le difficoltà finanziarie delle produzioni vincitrici, riavviando l’iter amministrativo della Fondazione che da ormai 4 mesi è in stand-by.
Questa azione fondamentale avrebbe una duplice ricaduta positiva sia per l’immagine della Calabria, poiché il settore Cinema e Audiovisivo è funzionale alla produzione di una comunicazione capace di rendere una corretta visione della nostra regione, che per le sue economie interne. A tal fine si ricorda che è già possibile calcolare il primo indicatore relativo al ritorno economico diretto, riferito all’ultimo bando chiuso che, con le sole produzioni che hanno ultimato l’iter amministrativo e la cui rendicontazione è stata verificata (7 lungometraggi, 3 serie televisive, 1 format televisivo), ha generato un moltiplicatore economico pari a € 5,49 per ogni singolo euro di spesa.
A tutt’oggi altre produzioni, anch’esse vincitrici del bando 2019, rispettando le molte norme di sicurezza sanitaria, particolarmente restrittive, sono presenti in Calabria per girare i loro film e tra questi si segnalano 3 “opere prime” di altrettanti giovani registi calabresi.
Occorrerebbe, quindi, puntare con ancora più slancio sul settore cinema e audiovisivo, perché si ritiene che sia in grado di generare ricadute economiche dirette e indirette e incrementi occupazionali di notevoli dimensioni già nel breve termine. E, cosa da non sottovalutare, potrebbe essere funzionale alla produzione di una rinnovata e innovativa comunicazione capace di trasmettere una nuova visione del territorio regionale e del patrimonio paesaggistico e culturale, capace, quindi, di attrarre turismo e investimenti.
Il tempo dell’attesa è ormai giunto al termine e l’arrivo del vaccino anti-Covid fa intravedere un barlume di luce in fondo al tunnel di questi mesi terribili. Le associazioni di categoria che rappresentiamo sentono il dovere di lavorare in maniera compatta ed in direzione univoca al fine di suggerire all’amministrazione regionale ed alla FCFC le modalità più concrete per far ripartire la progettualità e le economie delle nostre aziende e dei lavoratori calabresi, così come previsto dalla “legge cinema” approvata nel 2019.
Il 2021 è appena iniziato serve uno scatto di orgoglio e di lungimiranza per traghettare il settore del Cinema e dell’Audiovisivo regionale fuori dalla stagnazione produttiva ed economica di questo periodo catastrofico. Rimaniamo uniti per sostenere tale azione di rilancio al fine di dare sicurezza ad un comparto che ha generato in questi ultimi anni grandi soddisfazioni economiche e culturali all’intera Regione Calabria e che, se solidamente sostenuto, potrà concorrere a generare nuovo sviluppo per il territorio.