Due uomini e una donna sono stati fermati dai carabinieri a Pelago, in provincia di Firenze, con

l'accusa di essere gli autori di una rapina avvenuta giovedì

scorso ad Acri, in provincia di Cosenza, ai danni di un

pensionato già titolare di una gioielleria. Secondo quanto

spiegato dall'Arma in una nota, i malviventi "aveva avvicinato

il pensionato nel suo casolare e, dopo averlo percosso e

immobilizzato con nastro adesivo, gli aveva asportato le chiavi

del negozio", impossessandosi poi "di orologi, monili ed oggetti

di bigiotteria in gran quantità" per poi fuggire.

  I tre bloccati dai carabinieri, tutti di origine romena e

sottoposti a fermo di indiziato con le accuse di rapina,

sequestro di persona, lesioni e ricettazione in concorso, sono

stati intercettati giovedì pomeriggio su una Bmw "risultata in

prima battuta priva di assicurazione e, pertanto, sottoposta a

sequestro amministrativo". La segnalazione arrivata poi dai

carabinieri di Acri, che un'auto simile era stata utilizzata dai

rapinatori del pensionato, ha portato i militari toscani a

fermare i tre romeni, rintracciati nei pressi di una gioielleria

di Pelago dove avevano tentato di smerciare alcuni oggetti in

oro. Da una perquisizione nelle loro camere d'albergo rinvenuti

circa 300 orologi, vari monili in oro e numerosi oggetti di

bigiotteria, gran parte dei quali riconosciuti come propri dal

pensionato rapinato.