«La vita carceraria fa vedere le persone e le cose come sono in realtà. Per questo ci si trasforma in pietra», scriveva Oscar Wilde. Vale per i detenuti, certamente. Ma vale anche per chi, a vario titolo, svolge un ruolo nell’amministrazione penitenziaria. E ciò che, negli ultimi mesi, è emerso e sta emergendo sugli istituti penitenziari di Reggio Calabria è a dir poco inquietante.

La ‘ndrangheta dietro le sbarre del carcere di Reggio


Due le strutture del capoluogo dello Stretto. La prima è lo storico edificio di San Pietro, che oggi ospita i detenuti di alta sicurezza e coloro i quali stanno scontando la propria pena definitiva. Negli anni, quel carcere che costeggia il torrente Calopinace ha ospitato i boss più importanti della ‘ndrangheta.

 

Fonte e articolo completo: icalabresi.it