Nell'ambito del progetto "La comunicazione giornalistica e i mass media" la vivace scolaresca dell'Istituto Istruzione Superiore "Siciliano" a Bisignano si è riunita per assistere ad un lavoro inedito. Si tratta del documentario realizzato dagli alunni delle III A e III B, sul tema dell'importanza di una sana comunicazione, esercitata attraverso una corretta informazione. Il tavolo dei relatori composto dal giornalista Massimo Maneggio, dall'avvocato Maria Assunta Puterio, dal professor Paolo Antonucci, e dall'assessore alla legalità Stefania De Marco, ha espresso soddisfazione nel vedere la nutrita presenza del corpo studentesco. Ma ciò non basta, consapevoli del fatto che oggi il fare comunicazione è cambiato e che, i giovanissimi, possono farla attraverso reel e post, è stato loro raccomandato di adottare tutti i mezzi necessari prima per distinguere una sana fonte di informazione da una falsa, per poi essere loro a portarla avanti.

 


Avvicinarsi alla comunicazione e all'audiovisivo per poter "volare"


Oggi la comunicazione passa inevitabilmente attraverso i social, ma l'intento di questo progetto è invece quello di realizzare un lavoro ponderato e ragionato, per "spiccare il volo". "Non saremo Kubrick" - ha ironizzato Maneggio, ma tanto basta per far capire che nella costruzione di un documentario bisogna acquisire un minimo di determinate competenze, che vanno dall'audiovisivo alla cronaca. L'obiettivo da raggiungere sensibilizzare le nuove generazioni al diritto di informare ed essere informati. Educare quindi ad una comunicazione che induca a pensare, così da avere una opinione più libera possibile.

 



L'assessore De Marco ha espresso soddisfazione per quanto i ragazzi hanno portato a termine: "Questo dovrà essere solo il primo dei tanti incontri con i ragazzi, nell'approccio con i mezzi di comunicazione devono essere pronti per acquisire informazioni ed elaborarle in modo corretto. E' fondamentale un percorso programmatico a lungo termine, le false notizie sono tante, per cui bisogna fare attenzione a come ci si informa e si informa. Penso che sia importante in queste iniziative" - chiosa De Marco - "anche il coinvolgimento delle famiglie".