Ci sono più disoccupati in Sud Italia che nell'intera Germania: è questo il risultato di un'analisi emersa dai dati Eurostat, che ha riscontrato come - nel 2021 - più di 501 mila persone erano in cerca di un lavoro da oltre un anno.



Un fenomeno sconcertante, considerando la diversità dei numeri e del termine di paragone dei dati statistici e demografici, nel quale si evince un numero di disoccupati "a lunga durata" pari a 497mila persone su una popolazione tedesca totale di 83,24 milioni di abitanti.

Tra l'altro, l'analisi sembrerebbe presentare importanti diversità anche su ciò che riguarda la qualità e la forza lavoro dei disoccupati: in Germania i disoccupati rappresentano l'1,2% della forza lavoro, mentre nel Sud Italia si fa riferimento ad un buon 10,3%.



La difficoltà di rientrare nel mondo del lavoro a seguito di un lungo stato di disoccupazione è, nel Meridione, pari al 64,4%, aggravando un dato statistico che fa luce su come 1 italiano su 10 è privo di un'occupazione o in cerca di lavoro da più di un anno.



La situazione è stata - inoltre - aggravata a seguito della pandemia, momento in cui si sono verificati licenziamenti importanti che hanno portato molti ex-occupati ad uno stato di fermo, compromettendo - oltre che la qualità della vita - anche dei blocchi a livello psicologico e sociale.



Questo è evidente anche - e soprattutto - nelle spaccature presenti all'interno dello stesso stivale, che vedono le Regioni meridionali con il più alto tasso di disoccupazione in Italia, a disparità della provincia di Bolzano che - ad esempio - registra un 70,7% di occupazione.



Secondo lo stesso organismo statistico dell'UE, la "spallata" data dal Coronavirus sull'economia italiana è stata definitiva e disastrosa, provocando un numero esorbitante di Neet - persone che non studiano e non lavorano - soprattutto nelle donne, sottolineando ancor di più quel divario sociale che permane nel corso del tempo e non sembra mai mutare ed evolversi, in linea con i trend europei. Il dato disarmante dell'occupazione delle donne al Sud - infatti - è al 33%, trenta punti indietro rispetto al resto dell'Italia e dell'Europa.