"Il triste momento che il nostro paese sta vivendo ci impone alcune riflessioni". Inizia così la nota inviata dal coordinatore di Progetto Civico Democratico per Castrovillari e il Territorio, Giovanna D'Ingianna un merito all'attuale quadro sanitario.

Un sistema precario


"La pandemia è una guerra senza confini che non ha risparmiato nessuno; il nostro SSN è saltato e tutte le fragilità di un sistema già precario, sono emerse in modo prorompente.
Si è rinunciato a curare i malati a casa, portandoli negli ospedali e facendo esplodere questi ultimi non più capaci di garantire le cure necessarie a coloro che non sono malati Covid tanto da dire: “Non si muore solo per infezione da
SarsCov2”!! E se ciò non bastasse, domani 15 aprile, il DS facente funzione dell’ospedale di Castrovillari, ha annunciato la chiusura delle sale operatorie per i ricoveri ordinari a causa di assenza di personale.

Chi pensa alle terapie sul territorio?


In questo momento l’unico pensiero è la vaccinazione; certo bisogna pur far qualcosa per raggiungere, si spera, l’immunità di gregge; ma chi pensa alle terapie sul territorio? Chi pensa alle tante persone fragili che spesso vengono lasciate sole, abbandonate al loro già triste destino?

Quello che è accaduto ha determinato il fallimento di un Sistema ospedalo/centrico che bisogna, a nostro parere, rivisitare completamente. E’ vero che gli ospedali vanno anche essi potenziati, ma la medicina del territorio e soprattutto la prevenzione, sono i settori, secondo noi, che vanno ampliati e potenziati attraverso un investimento
di risorse umane e tecnologiche, tramite una migliore organizzazione della medicina di base “ progettando una medicina di territorio” del dopo Covid al servizio delle persone.
Il Movimento politico Progetto Civico Democratico per Castrovillari e Territorio, si interroga sul perché, proprio in questo momento, non sia stata ancora convocata la Commissione Straordinaria Sanità, varata nel CC del 25 ottobre u.s., la quale avrebbe permesso a quanti ne avrebbero fatto parte, di dare un contributo fattivo, magari anche tramite
l’istituzione di un Comitato Tecnico/scientifico permanente, che monitori dati e bisogni di salute dei cittadini.

Si auspica che quanto prima ciò accada - continua la nota - certi che come per noi di Progetto Civico Democratico, una politica inclusiva e comunitaria che abbia a cuore il confronto, la pluralità e l’inclusione degli attori professionisti dell’area sanitaria, sociale e politica, possa essere utile a perseguire il “Bene Comune” e a dare risposte alle esigenze di un intero territorio".