Quarant’anni di richieste mai ascoltate che finalmente vengono prese in considerazione e verranno discusse oggi, 15 febbraio dalla Commissione giustizia del Senato.

Il cognome delle madri insabbiato da una scelta politica che sotterra la dignità femminile: 40 anni di richieste mai ascoltate che finalmente vengono prese in considerazione e verranno discusse oggi, 15 febbraio dalla Commissione giustizia del Senato.

''E’ tempo di verità, che i figli portino i segni di coloro che li hanno generati e che il loro nome sia una storia e non un attestato di proprietà.” a dar voce a questa ingiustizia protratta nel tempo è l’Unione Donne in Italia, la quale esprime grande soddisfazione per questo grande passo verso una più completa parità di genere.

L’Italia è uno dei pochi Paesi europei in cui, ancora ad oggi, viene tolta validità e valore al cognome della madre sul figlio. Tale modifica legislativa darebbe dignità alla madre non solo nel rapporto familiare, elevando la posizione della donna ad un livello paritario, ma anche coniugale, ponendo marito e moglie sullo stesso piano nel confronto con i figli.

La proposta sull'attribuzione diretta ai figli del cognome della madre verrà discussa nella giornata di oggi alle 14,30, augurando, come afferma l’UDI, che la Commissione giustizia del Senato “non si impantani in sterili conflitti, in contrapposizioni strumentali, in furbe lungaggini”.