Callipo a Rogliano: «Non possiamo rimettere la sanità in mano a chi l’ha affossata»
«Quando si ragiona dei problemi della sanità, così gravi da mettersi le mani nei capelli, sembra quasi che non ci siano responsabili, che ad averci ridotti così sia stato il destino cinico e baro e non, invece, chi ha governato la Regione nei decenni scorsi utilizzando la sanità per fini elettoralistici e piegando il merito e la competenza alle clientele e alle tessere di partito». È quanto dichiara il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo dopo aver visitato l’ospedale di Rogliano, nel Cosentino. «Dobbiamo dirlo con estrema franchezza: molti dei pacchetti elettorali che ancora vengono piazzati sul “mercato” della vecchia politica calabrese – ha aggiunto – sono stati confezionati a scapito del buon funzionamento del sistema sanitario pubblico. Non possiamo affidare il compito di riorganizzare la sanità agli stessi politici che hanno contribuito ad affossarla. Io sono al fianco dei tantissimi medici e operatori sanitari coraggiosi che vanno avanti tra mille difficoltà. Oggi – ha detto ancora Callipo – ne ho incontrati alcuni all’ospedale di Rogliano dove non ho certo prospettato la soluzione a tutti i mali, ma ho garantito che porterò nei territori una task force di professionisti calabresi che studierà le possibili soluzioni per garantire il diritto alle cure senza far lievitare i costi. Se c’è la volontà politica le risorse si trovano, senza fare tagli illogici, specie sui territori disagiati. Mi sto sforzando di capire le logiche che ci hanno portato fin qui, ma proprio non ci riesco».
Sempre a Rogliano Callipo ha poi incontrato la cittadinanza, affiancato dal sindaco Giovanni Altomare, da diversi esponenti dell’amministrazione comunale e da Arturo Crispino (candidato al Consiglio regionale con la lista “Io resto in Calabria”) per discutere dell’emergenza rappresentata dall’esodo dei giovani calabresi costretti a lasciare la loro terra per realizzarsi altrove. «Voglio fare la mia parte», ha detto Crispino, imprenditore divenuto noto per il brand “Calabria food” che al fianco di Callipo è alla sua prima esperienza in politica. «Prima – ha aggiunto – esportavamo manodopera, ora intelletto. Io resto, ma non a guardare. La nostra rivoluzione è già cominciata perché stiamo dimostrando che si può fare politica senza promesse e senza scendere a compromessi». Callipo ha accolto con favore le parole di Crispino e ha rilanciato i temi a lui cari: «Sono venute da me persone che si vantavano di avere migliaia di voti nel cassetto, ma con me non hanno avuto nessuno spazio. A chi fa notare che ho la metà delle liste dei miei competitor rispondo che è una questione di qualità e non di quantità. L’onestà e la credibilità hanno un peso che va ben oltre quello dei numeri. Oggi siamo sottomessi, la meritocrazia è stata calpestata, ma non possiamo più lamentarci e piagnucolare, è il momento di alzare la testa. Dal 27 gennaio ci sarà un'aria nuova».