Giuseppe Mancuso si nascondeva in una villetta alla periferia di Zaccanopoli, a casa di un insospettabile. Al momento dell’irruzione i Carabinieri hanno trovato una pistola calibro 9 e soprattutto un fucile di precisione a lunga gittata con munizionamento e passamontagna. Mancuso, arrestato insieme alla sua compagna, una cittadina della Repubblica Domenicana, non ha opposto resistenza. Già condannato per traffico internazionale di stupefacenti, è stato portato in carcere e con lui sono stati arrestati per favoreggiamento e comune detenzione abusiva di armi Francesco Pugliese, 19 anni, di Zaccanopoli; e la compagna Luisa Maria Borrome, 40 anni della Repubblica Domenicana. L’ipotesi è che si stesse preparando un agguato. Sul punto sono ancora in corso le indagini.

I Carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia diretti dal maggiore Valerio Palmieri gli davano la caccia dal settembre del 2018, quando insieme al padre, Panteleone Mancuso, avevano deciso di fuggire in seguito al pentimento del fratello Emanuele Mancuso, oggi collaboratore di giustizia a disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.