La quinta giornata della XXI edizione di Primavera dei Teatri si apre con il consueto appuntamento al Protoconvento per la conferenza stampa di presentazione delle compagnie protagoniste della serata.


Alle ore 16:00 all’Accademia dei Saperi e dei Sapori (Ex Mattatoio) un incontro dedicato al progetto internazionale BeyondtheSud che ritorna, per il suo secondo anno di vita, e allarga gli orizzonti del Festival tra l’America Latina e nell’area euro-mediterranea. Nell'edizione 2020 Primavera dei Teatri ospiterà gli esiti dei progetti degli artisti selezionati, quest’anno 12, tra registi, drammaturghi e mediatori culturali/teatrali, attraverso la restituzione dei lavori creati durante la pandemia dai giovani artisti.  BETSUD, vincitore del bando MiBAC “Boarding pass plus”, è realizzato in rete da Teatro della Città – Catania (capofila); Teatro Libero Palermo – Palermo; Scena Verticale – Castrovillari; Nuovo Teatro Sanità – Napoli; Sardegna Teatro – Cagliari, con l’obiettivo diffondere buone pratiche e di favorire il percorso di internazionalizzazione di giovani artisti e operatori under 35.


Di seguito, alle ore 19:00, nuovo appuntamento con Primavera Food e i suoi aperitivi gourmet volti a promuovere le eccellenze del territorio.


Due prime nazionali arricchiscono il cartellone di questa quinta giornata di Primavera. Alle ore 20:00 al Castello Aragonese la compagnia Eco di Fondo presenta “La notte di Antigone”, scritto a quattro mani da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, in scena con Edoardo Barbone, Enzo Curcurù e Ilaria Longo. Lo spettacolo diretto da Ferraù parte dal personaggio classico per raccontare le Antigoni di ogni tempo: donne che hanno cercato la verità sfidando il sistema. Un’Antigone ispirata alla figura di Ilaria Cucchi.


Alle 21:30 al Teatro Sybaris chiude la serata Paolo Mazzarelli che incontra e rielabora Shakespeare sottoforma di monologo in musica con il debutto nazionale di “Soffiavento. Una navigazione solitaria con rotta su Macbeth”. Un lavoro che, partendo dal Macbeth, riflette sul personaggio e sull’attore quanto sul teatro e sulla vita. Che tu sia un artista o un re, che tu sia un tiranno o un attore, i nemici di un uomo sono gli stessi, e quando - al momento della resa dei conti - lo si capisce, è molto spesso troppo tardi. Ed è allora che, messo alle spalle il tempo dell'uomo, ha inizio talvolta quello del Teatro.