A 15 anni dalla terribile frana che ha travolto  la frazione di Cerzeto, piccolo comune arbëreshë del cosentino, Franco Laratta, già parlamentare, ha voluto vedere da vicino quello che è rimasto, dopo 15 anni, della frazione di Cavallerizzo.

Le immagini sono quelle di allora, "il tempo si è fermato, la natura con alberi e verde sta inghiottendo tutto. Mentre un silenzio irreale, muto, avvolge quella enorme collina, quasi volesse nasconderla".


Per Laratta: “La Calabria ha urgente bisogno di importanti investimenti per prevenire i dissesti idrogeologici, cosa di cui si parla ad ogni tragedia, senza poi mai intervenire concretamente. Corriamo il rischio che questo “sfasciume pendulo sul mare”, come Giustino Fortunato definì la nostra terra, possa pagare un prezzo altissimo in un’epoca in cui i mutamenti climatici stanno provocando immani disastri”.


A Cavallerizzo la nuova frazione è stata ricostruita proprio più avanti, "ovviamente fredda, che sa di plastica, ma è stata comunque la prima, veloce risposta dello Stato". Non tutti gli abitanti hanno voluto trasferirsi, per cui metà di quella new town è rimasta vuota.


"Ma secoli di disastri idrogeologici non ci hanno insegnato nulla - continua Laratta - tutto è fermo alle belle parole. Come tutte le promesse fatte dopo quell’otto marzo del 2005, quando migliaia di tonnellate di fango hanno travolto Cavallerizzo di Cerzeto. Altre frane e alluvioni si sono verificate in Calabria, ma nulla di serio è stato fatto per evitarle. Parole, sempre e solo parole. Null’altro."