La sostenibilità guida le scelte d'acquisto degli italiani, ma soprattutto permea le politiche delle aziende del largo consumo, che stanno affrontando su più fronti la "transizione ecologica" e lo comunicano sempre più spesso ai consumatori.


È quel che emerge dalla nuova edizione dell'Osservatorio Immagino, che ha rilevato ben 35 indicazioni "green" leggibili sulle etichette di oltre 30 mila prodotti venduti in supermercati e ipermercati di tutta Italia.

Un paniere significativo e multiforme, che ha superato gli 11,5 miliardi di euro di vendite nel periodo osservato (dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2021), mettendo a segno un aumento di +3,2% rispetto ai 12 mesi precedenti e contribuendo per quasi il 30% al sell-out di tutto il paniere rilevato dall'Osservatorio Immagino.

"Questa crescita si deve all'aumento dell'offerta di prodotti dalle caratteristiche sostenibili, che rappresentano ormai il 23,9% delle 125.431 referenze monitorate in questa decima edizione dell'Osservatorio Immagino" spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.

Oltre ad aumentare il numero dei prodotti segnalati come sostenibili, aumentano anche i claim "green" presenti sulle loro confezioni, che l'Osservatorio Immagino ha suddiviso in quattro aree tematiche: management sostenibile delle risorse, agricoltura e allevamento sostenibili, responsabilità sociale e rispetto degli animali.

Complessivamente, l'indicazione più diffusa è Biologico/EU Organic (6,6% delle referenze), seguita dalla certificazione FSC e dai claim "sostenibilità" e "riciclabile". Le più performanti risultano invece Mater-Bi, bun tipo di bioplastica brevettata (+48,0% delle vendite), la certificazione Ok-Compost e le indicazioni "compostabile" e "senza antibiotici".