Dovrebbe essere di circa 1,6 miliardi la dote per i nuovi sostegni alle attività in crisi a causa del prolungarsi dell'emergenza Covid e delle nuove restrizioni.

E' quanto si apprende al termine della cabina di regia.

Le misure saranno contenute nel nuovo decreto Sostegni che riguarderanno in particolare turismo, cultura, sport. tessile e moda, catering, eventi e wedding.

Dopo la cabina, all'esame del Governo il decreto-legge per i sostegni ai settori colpiti dal Covid-19 e il caro bollette, il ddl delega sul codice della ricostruzione e un dpr sul registro pubblico delle opposizioni. Il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli, secondo quanto si apprende, nel corso della cabina di regia ha chiesto uno scostamento di bilancio per intervenire in modo più deciso su bollette e sostegni alle attività in crisi.

 

 

 

 

 

 

 

Dopo i capigruppo parlamentari, anche i ministri della maggioranza, secondo quanto si apprende, sarebbero in pressing per permettere ai grandi elettori positivi di partecipare al voto per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il tema sarebbe stato sollevato in cabina di regia dai capi delegazione e dovrebbe essere affrontato in Consiglio dei ministri.

I nuovi interventi per arginare gli aumenti di luce e gas dovrebbero comprendere il rinnovo del meccanismo delle aste per l'emissione di CO2 - da destinare a ridurre i rincari anziché il debito pubblico - e anche il taglio attraverso la cartolarizzazione di parte degli oneri di sistema. Si tratterebbe di circa 4 miliardi (1,5 dalle aste Ets e 2,5 dalle cartolarizzazioni) che si aggiungono ai 3,8 già stanziati per far fronte ai super-rincari di luce e gas nel primo trimestre.

"Se lo compra insieme l'Europa riesce ad abbassare il costo del gas, se l'Italia e gli altri Paesi continueranno a farlo da soli non avranno potere contrattuale. Dobbiamo muoverci tutti congiuntamente, come fatto con i vaccini, o i costi per famiglie e imprese saranno insostenibili".

Lo scrive sui social il segretario del Pd Enrico Letta ribadendo che "da subito però chiediamo al Governo un intervento strutturale sulla parte fiscale del costo dell'energia. C'è stato già un intervento da quasi quattro miliardi di euro per contenere il caro bollette per le imprese energivore e per le famiglie, ma il peso del fisco sulla bolletta energetica è elevatissimo e se non lo tagliamo strutturalmente il costo del non intervento sarà maggiore perché non ci sono segnali di una frenata degli aumenti e questo peserà sempre di più sul costo dei prodotti".