Draghi all'Eliseo per il mini-vertice con il Presidente Macron. Si è discusso della presenza militare nel Sahel prima dell'annuncio sul ritiro dei soldati dal Mali. Ritiro che avviene dopo nove anni di missione militare per fronteggiare l'azione Jihadista.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ieri sera è giunto all'Eliseo, per partecipare alla cena di lavoro voluta dal presidente francese, Emmanuel Macron.

Il Presidente Macron ha accolto calorosamente nel palazzo presidenziale di Parigi, il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi.

Principale obiettivo della riunione parigina, a cui partecipano diversi leader europei e africani, è confermare il ritiro delle truppe francesi ed europee dal Mali. Valutare un ridispiegamento regionale per proseguire la lotta al terrorismo nel Sahel.

Non sarà un ritiro immediato, ci vorranno almeno sei mesi per smobilitare, ma il dado è tratto. E gli ultimi giorni di negoziati tra partner Ue, compresa la cena di ieri sera all'Eliseo a cui era presente Mario Draghi, sono serviti a consultarsi sull'opportunità di riposizionare i militari impegnati nella lotta anti-terrorismo in Mali dentro alla task force europea Takuba, in cui l'Italia ha impegnato duecento uomini.

Davanti alla débâcle in Mali, con una giunta militare che non vuole indire elezioni e si è affidata ai mercenari russi di Wagner, la priorità dei governi europei è non dare la sensazione di abbandonare il Sahel. Secondo l'Eliseo ci sono circa 25mila soldati europei schierati in questa regione strategica, di cui 4300 francesi.

"Non si tratta di spostare altrove ciò che si fa in Mali, ma di rafforzare ciò che facciamo in Niger e di sostenere maggiormente il fianco sud" - Spiegano i consiglieri di Emmanuel Macron che ha organizzato il pre-vertice a Parigi per le ultime discussioni con leader africani ed europei prima dell'annuncio ufficiale oggi.

Nuovi annunci in merito potrebbero arrivare domani, in occasione di una conferenza stampa convocata per le nove all'Eliseo.