Gli effetti diretti ed indiretti del caro energia con la produzione agricola e quella alimentare ha portato le aziende agricole in una situazione così critica che per molti significa cessazione dell’attività o comunque diminuzione degli investimenti produttivi. Gli agricoltori – evidenzia Coldiretti Calabria lavorano in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione.

Uno tsunami che si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che hanno messo in crisi i bilanci. Gli aumenti nelle campagne – continua la Coldiretti – sono rilevanti e non sostenibili e l’intera filiera agroalimentare si trova a fronteggiare forti aumenti.

Coldiretti Calabria ha elaborato il report sotto riportato con l’impennata dei prezzi che si sono avuti a causa della guerra in Ucraina su alcuni prodotti. Certamente una situazione non tranquillizzante per il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingerci a difendere la sovranità alimentare”.