Con la fine dello stato di emergenza da Covid non sono più in vigore gli accordi che prevedevano prezzi calmierati per test antigenici e mascherine effettuati in farmacia.

Ma "tamponi e mascherine continuano ad essere strumenti indispensabili per monitorare e prevenire i contagi da Covid-19".

Per questo Federfarma sottolinea l'importanza di "mantenere inalterate le condizioni economiche per la loro erogazione" e conferma la disponibilità "a valutare eventuali nuovi accordi o protocolli d'intesa a tutela della salute dei cittadini".

"Sono convinto che anche in questo caso prevarrà il grande senso di responsabilità che le farmacie hanno già dimostrato fin dalle prime fasi buie di questa pandemia", afferma il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia su Filodiretto, l'organo di informazione dell'associazione sindacale dei titolari di farmacia. Consapevoli che "la fine dello stato di emergenza non implica la fine della pandemia, continueremo ad impegnarci per far sì che tutti i cittadini possano agevolmente continuare a svolgere le proprie attività quotidiane in sicurezza", conclude Tobia.

Stessi auspici sono formulati anche dalle organizzazioni territoriali: secondo la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, "i farmacisti, per venire incontro ancora una volta alle necessità dei cittadini, continueranno su base volontaria a erogare questi servizi", mantenendone invariati i prezzi.

Il presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni sottolinea che le farmacie continueranno "ad effettuare non solo i tamponi, ma a caricare quotidianamente i relativi report dei casi negativi e positivi nella piattaforma digitale veneta, contribuendo in questo modo al monitoraggio ufficiale della pandemia".