Università:nasce RadioNoBorders, prima voce senza frontiere
Si chiama Radio NoBorders ed è il primo network radiofonico digitale istituzionale realizzato grazie al progetto dell'Ang (Agenzia Nazionale per i Giovani) nato per avvicinare i ragazzi alle istituzioni e per promuovere inclusione sociale e partecipazione giovanile. L'iniziativa, curata dall'associazione culturale Entropia, è stata inaugurata al Dam dell'Università della Calabria, dove avrà sede, e coinvolge 22 ragazzi provenienti da 10 Paesi diversi, tutti under 30, tra studenti e neolaureati Unical, italiani e internazionali, rifugiati e richiedenti asilo.
Il progetto
"Una radio senza frontiere, con una redazione internazionale - è stato sottolineato - che costituisce uno dei 100 presidi di Ang inRadio. Realizzato nell'ambito del bando 'Ang inRadio più di prima' e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Programma Europeo Erasmus+, il progetto nasce per promuovere l'utilizzo di strumenti digitali, valorizzare modelli positivi, amplificare le iniziative dell'Agenzia legate alle politiche giovanili".
"In un periodo in cui socialità e condivisione sono fortemente compromessi, fare radio è il nostro modo di viaggiare, di connetterci con l'Europa e con il mondo - afferma Maria Pia Belmonte, coordinatrice del progetto - la nostra fortuna è quella di avere sede all'interno del Campus dell'Università, questo ci ha permessi di formare una redazione internazionale con corrispondenti anche all'estero, ragazzi che hanno finito da poco il loro percorso universitario e sono rientrati nei loro Paesi".
"Radio NoBorders si presenta al mondo - è detto nel comunicato - attraverso contenuti digitali resi fruibili sulle pagine social di Facebook e Instagram - Ang in Radio NoBorders - e sulle piattaforme Spreaker e Spotify, scaricabili in podcast".
"L'idea, nata dalle esperienze e sperimentazioni radiofoniche dei volontari dell'associazione Entropia - hanno spiegato gli animatori - è quella di unire giovani con bagagli diversi, in modo che possano relazionarsi, attraverso un concreto progetto di networking, tra loro e con il mondo".