La luce della vita illumina la paura della fuga: è la nascita di Splendore, la bambina nata su un barcone in mezzo al mar Jonio qualche settimana fa e approdata poi a Roccella. La piccola è diventata un simbolo di nascita per la comunità della locride, che è stata presa cosi a cuore dal sindaco di Camini, Giuseppe Alfarano, da decidere di “adottare” la mamma e la piccola per poter fornire loro le cure necessarie. Batul è la giovane e coraggiosa madre che a soli ventiquattro anni ha affrontato la dura avventura del parto durante lo sbarco di migranti. Entrambe in buona salute, sono state assististe dal personale di ginecologia e pediatria dell’ospedale di Locri e accolte a braccia aperte dal Comune di Camini , che ha fornito loro un piccolo appartamento che potrà ospitare anche gli altri familiari della giovane mamma, tra cui il fratello, presente al momento del parto. Attualmente il piccolo nucleo è ospite del centro accoglienza “Mamma Giulia”, in attesa di scontare il periodo di quarantena obbligatoria. “Non potevamo restare indifferenti” commenta il “padre adottivo”, il primo cittadino caminese, che si mostra sensibile alla dura realtà che i migranti devono affrontare durante la fuga dai loro territori. La storia di Splendore è una dimostrazione di come non esistano frontiere di fronte alla vita e di come, ancora una volta, i calabresi si mostrino sensibili all’accoglienza e all’aiuto del prossimo, porgendo la mano a chiunque ne avesse bisogno.