L’Associazione Italiana Coltivatori conferma alla guida Giuseppino Santoianni a conclusione del decimo congresso nazionale che ha visto la partecipazione di delegati da tutta Italia e ospiti italiani e internazionali,

 

“In questi anni è stato fatto davvero tanto, con la presenza  in 82 province d’Italia e  il 35% in più di sedi provinciali rispetto all’ultimo congresso e, per la prima volta dalla costituzione dell’associazione nel 1969, non c’è nessuna regione di questo paese dove non ci sia almeno un nostro ufficio. Gli iscritti ad AIC sono aumentati dell’85% e sono ora 500mila” - dichiara Santoianni – “Grazie per l'affetto e la stima che mi avete sempre dimostrato in questi anni. Io continuerò insieme a tutti i collaboratori, i dipendenti e i presidenti delle altre sigle promosse dall’AIC a fare un lavoro di squadra perché la nostra associazione possa continuare a crescere”.

Santoianni al termine delle modifiche statutarie approvate dall’assemblea nazionale, ha dichiarato che “la più importante delle nuove strategie è la nascita di AIC Giovani con la quale vogliamo impegnarci a concretizzare quanto abbiamo affermato in questi giorni: bisogna aprire la strada ai giovani in agricoltura, coinvolgerli e rafforzare le aziende esistenti”.

“Ad oggi solo 13,5% delle imprese è guidato da un under 45, dato che scende addirittura al 3,6% per le giovani donne (a fronte di una media Ue del 5,7%). È chiaro che c’è molto da lavorare per far salire questi numeri, anche a fronte del fatto che a livello globale saranno 9,7 miliardi le persone da sfamare entro il 2050 e sarà necessario aumentare la produzione alimentare del 50% per soddisfare la domanda crescente. Puntiamo sui giovani anche perché hanno a cuore la sostenibilità e adottano le nuove tecnologie che ci aiutano a dare linfa vitale al motto del nostro congresso: rigenerare il futuro”, conclude Santoianni.

Inoltre, nel report sull’Agricoltura, presentato nella capitale dal direttore editoriale di Openpolis Vincenzo Smaldore, è stato rimarcato come ad oggi solo 13,5% delle imprese è guidato da un under 45, dato che scende addirittura al 3,6% per le giovani donne (a fronte di una media Ue del 5,7%). «È chiaro che c’è molto da lavorare per far salire questi numeri – ha affermato ancora Giuseppino Santoianni – anche a fronte del fatto che a livello globale saranno 9,7 miliardi le persone da sfamare entro il 2050 e sarà necessario aumentare la produzione alimentare del 50% per soddisfare la domanda crescente. La strategia vioncente è quella di puntare sulle nuove generazioni perchè  hanno a cuore la sostenibilità e adottano le nuove tecnologie che ci aiutano a dare linfa vitale al motto del nostro congresso: rigenerare il futuro».