La spesa a tavola degli italiani per il pranzo di Pasqua sale a 76 euro a famiglia, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno; il 57% mangia a casa e il 34% con parenti e amici, con in media 6 invitati.

Inoltre in più di quattro famiglie su 10 (42%) si preparano quest'anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi.

Per i dolci simbolo, la colomba è presente quest'anno nel 69% delle tavole, sei punti percentuali in più rispetto all'uovo di cioccolata (63%). Questo quanto emerge da due indagini Coldiretti/Ixè. Secondo Coldiretti, per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro che cucineranno, una maggioranza del 47% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 27% si spingerà a 3 ore, ma un 18% arriverà fino a 8 ore e un ulteriore 1% supererà questo limite. Ma un 7% si limiterà ad appena mezz'ora.

A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che da nord a sud caratterizzano l'intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise è l'insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. La carne d'agnello che viene servita in quasi la metà delle tavole (44%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi.