Appicca incendio a palazzina, arrestato 88enne a Reggio Calabria
In salvo occupanti stabile. Autore inchiodato da telecamere
L'episodio che hai descritto è davvero inquietante. Un uomo di 88 anni è stato arrestato dai carabinieri a Gallico Marina, nella periferia nord di Reggio Calabria, con l'accusa di aver appiccato un incendio che ha causato la distruzione di una palazzina, mettendo a rischio la vita di una famiglia.
L'incendio
L'incendio, che si è verificato nella notte tra sabato e domenica, ha provocato danni significativi all'edificio e ha causato anche l'esplosione di un'auto parcheggiata al suo interno.
Sebbene l'anziano sia stato posto agli arresti domiciliari, rimane da chiarire il movente dietro questo gesto. È molto probabile che le indagini in corso cercheranno di stabilire se l'incendio sia stato intenzionale o frutto di altre dinamiche. Il fatto che la vita di una famiglia sia stata messa a rischio rende la vicenda ancora più grave.
Non ci sono stati feriti perché la famiglia che viveva nell’edificio è riuscita a mettersi in salvo, grazie all’intervento rapido dei carabinieri e dei vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio e trovato, poco distante dall’edificio, una bottiglia incendiaria.
Il lavoro degli investigatori
Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'accaduto grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area. Le immagini mostrano un uomo mascherato che copre le telecamere con vernice nera prima di dare fuoco alla saracinesca del garage. Oltre all'esplosione dell'auto, l’incendio ha devastato il piano terra dell’edificio, dove dormiva una coppia di anziani.
I carabinieri sono riusciti a identificare il sospetto, già conosciuto per episodi simili, grazie al suo modo di camminare zoppicante. Nella notte dell'incendio, durante una perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno trovato tracce del materiale usato per appiccare il fuoco e l’uomo aveva ancora le mani sporche di vernice nera, la stessa utilizzata per oscurare le telecamere.
Le indagini hanno rivelato che il gesto sarebbe stato motivato da alcuni dissidi con il proprietario dell’edificio.