Dopo un inizio in corsa, la stagione influenzale sembra stabilizzarsi.

La Sorveglianza epidemiologica InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità nella scorsa settimana ha registrato poco più di 280 mila nuovi casi di sindromi simil-influenzali, con un'incidenza sovrapponibile a quella della scorsa settimana.

 

Si è inoltre verificato un lieve calo di nuovi casi nei bambini al di sotto dei 4 anni, che, comunque rimangono la fascia più colpita. I casi totali sono ora arrivati a 1.325.000.

I dati che arrivano dal monitoraggio della 47esima settimana del 2021 confermano i trend emersi nelle settimane precedenti. A fronte di una incidenza media di 4,76 casi per mille assistiti, i bambini tra 0 e 4 anni rimangono i più colpiti, con un'incidenza pari a 21,05 casi per mille, nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza scende a 5,68 casi per mille, in quella 15-64 anni si arriva a 4,02 per mille, mentre tra gli over 65 sé 2,29 casi per mille assistiti.

L'Istituto Superiore di Sanità sottolinea che la maggior parte dei casi di sindrome simil-influenzale segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori diversi da quelli influenzali, tra questi soprattutto il virus respiratorio sinciziale nei bambini sotto l'anno di età. Aspetto confermato dalla sorveglianza virologica: dei 589 campioni clinici di sospetta influenza analizzati dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet, solo 5 (lo 0,8%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (3 di sottotipo H3N2 e 2 di sottotipo H1N1pdm09).

Nonostante il progressivo appiattimento della curva, l'incidenza rimane quasi doppia rispetto a quella registrata nella stagione 2019-2020, quando, nella stessa settimana dell'anno, l'incidenza era pari a 2,38 casi per mille.

Su scala regionale, Piemonte e Lombardia continuano ad avere i tassi di incidenza più elevati, al di sopra di 6 casi su mille. Quattro Regioni (Val d'Aosta, Campania, Calabria, Sardegna) non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet.