In Sila si respira l'aria più pulita d'Europa, e quindi, in questo momento storico, potrebbe risultare anche la più sicura per non contrarre il #coronavirus

https://youtu.be/9e85wB5US7g

La società italiana di medicina ambientale,(la Sima Onlus) ha evidenziato tramite alcuni studi, sulla potenziale relazione tra l'inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione dell'epidemia da Covid-19, come il virus SARS-CoV-2, meglio conosciuto coronavirus sia stato stato ritrovato sul particolato atmosferico. Detto Più semplicemente, esiste una correlazione tra l’inquinamento da smog, e la diffusione del virus. Se è quindi vero, che alcuni studiosi sostengono che il contagio del Coronavirus sia favorito anche dalla presenza di polveri sottili nell'aria, dall'inquinamento e dalla densità della popolazione, in Calabria e particolarmente in Sila, potremmo ritenerci assolutamente fortunati da questo punto di vista. In Sila, è infatti risaputo, si respira l’aria più pulita d’Europa. Un gruppo di studiosi con una apposita ricerca finanziata dalla comunità europea negli anni passati hanno potuto constatare che l’aria calabrese dell’altopiano silano sarebbe addirittura più pulita di quella della Norvegia e dell’arcipelago delle Isole Svalbard, al Polo Nord.  I fattori di bassa densità di popolazione, la presenza di alberi secolari e il clima invidiabile, favoriscono  l’affermazione di un primato italiano e  europeo, che in tempi di Coronavirus potrebbe essere ancora più prezioso e vitale. Ma non solo, si riscoprirebbe finalmente, la vera importanza della valorizzazione di luoghi come questo. Considerando quindi, che la maggioranza dei casi di positività registrati sinora in Calabria sono d'importazione, cioè di calabresi positivi ritornati dal Nord Italia, non è detto che fattori come il clima, l'aria pulita e la bassa densità della popolazione non siano o non si rivelino essere un formidabile antidoto contro il contagio di un virus che ha oramai segnato la nostra quotidianità.