Quattro bambini malati oncologici e le loro famiglie, ed altri ne seguiranno, sono stati evacuati d'urgenza, la scorsa notte, verso la città ucraina di Ternopil - ad ovest - poichè Kiev è diventata "troppo pericolosa".

I casi più gravi, 25 bimbi all'Istituto per il cancro e 20 all'Istituto di neurochirurgia, sono invece rimasti a Kiev perché non trasportabili.

Lo comunica la ong Fondazione Soleterre, che lavora in Ucraina dal 2003 garantendo assistenza ai bambini malati di tumore e supportando una Casa di accoglienza a Kiev, la Dacha.


Kiev, affermano da Soleterre, "non è più sicura, i bombardamenti proseguono e la sicurezza dei nostri pazienti è a rischio. Il Seminterrato della nostra Casa di accoglienza, la Dacha, è troppo precario, i bambini sono impauriti e la nostra priorità è metterli in salvo e continuare le loro cure salvavita. Per questo nella notte del 24 febbraio abbiamo deciso un'evacuazione d'urgenza delle prime 4 famiglie dalla casa di accoglienza a Ternopil, dove c'è un ospedale in grado di proseguire le cure dei pazienti".

"I bambini con patologie oncologiche - racconta Natalia Onipko, presidentessa della Fondazione Zaporouka, l'organizzazione gemella di Soleterre che gestisce nel paese la Dacha. - stanno lottando due guerre: quella contro il cancro e contro l'invasione russa. Sono stremati, alcuni hanno già vissuto questi traumi nel 2014".