Gli incentivi statali hanno dato una forte spinta alla ripresa del settore edile ma sono state accertate frodi per 850 milioni. Da qui l’esigenza di nuove e più stringenti regole. A pagarne le spese, però, potrebbero essere le piccole realtà. «il nemico non è l’artigiano che opera in edilizia, non è “lui” ad essere responsabile delle frodi, ma chi incassa crediti senza aver nemmeno avviato il cantiere, spiega Alberti.»

Il 12 novembre, con l’entrata in vigore del D.L. 157/2021, lo scenario per usufruire delle agevolazioni fiscali cambia in modo radicale, proprio in un momento in cui l’edilizia, dopo anni di crisi, stava iniziando nuovamente a spiccare il volo. L’intervento normativo, però, è una “reazione” per arginare le frodi scoperte nell’ambito della piattaforma per la cessione dei crediti e gli sconti in fattura. Secondo il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, infatti, sarebbero stati già accertati 850 milioni di crediti inesistenti. Un intervento necessario che, però, si sta tramutando in un “pasticcio”, soprattutto per le piccole realtà. «Bene intervenire per impedire ai truffatori di appropriarsi delle risorse necessarie a dare nuova linfa a un comparto che ha già sofferto tanto - spiega Guido Alberti, serramentista, imprenditore e marketer, ideatore di posaqualificata.it e fondatore di Marketing al Millimetro - ma a patto che a pagarne le spese, poi, non siano le piccole e oneste attività che operano nel settore»

La recente analisi di Unioncamere riconosce agli incentivi statali il ruolo di spinta della crescita delle imprese. Il comparto edile, infatti, registra ora accordi da chiudere per un valore stimato di circa 60/80 miliardi di euro l’anno. Secondo i dati ANCE, il settore italiano delle costruzioni, con il suo indotto, vale circa il 10% del PIL, con circa 509mila imprese attive nel settore. Gli incentivi statali, in particolare quello del “110%”, in 2 anni hanno fatto nascere 30 mila imprese in più, 6 mila solo negli ultimi mesi. Le costruzioni sono dunque diventate protagoniste assolute della ripresa, con un +0,95%. Un incremento positivo che, però, ha aperto la strada al fenomeno negativo delle frodi. Da qui il nuovo obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese anche per lo sconto e cessione delle detrazioni edilizie ordinarie, nonché per l’utilizzo diretto in dichiarazione della detrazione 110%.

In accordo con il commento rilasciato da Stefano Crestini, Presidente di ANAEPA Confartigianato Edilizia, anche Guido Alberti, da anni operante in edilizia, evidenzia come queste disposizioni potrebbero arrestare la fase di ripresa, proprio ora che si stava consolidando. «Adesso cambia nuovamente tutto e il rischio concreto è che non sia in meglio, soprattutto nei prossimi mesi, quando le imprese più piccole potrebbero avere uscite certe ma introiti incerti, generando, nell’immediato, una crisi di liquidità. In molti, dunque, potrebbero andare in sofferenza. La sensazione è quella che per gli “errori dei grandi”, pagheranno i piccoli come sempre. Ma il nemico non è l’artigiano, non è “lui” che gonfia le fatture».

Prevenire gli abusi e l’uso improprio degli incentivi del settore casa è sicuramente indispensabile per proteggere sia i contribuenti sia le imprese che operano con lealtà nell’edilizia e, queste ultime, per tutelarsi – suggerisce Guido Alberti - dovrebbero puntare sul marketing per promuovere il proprio operato, proponendosi come la scelta giusta sia per la qualità del lavoro sia per garantire correttezza e trasparenza. «Nel settore operano tantissimi professionisti onesti e preparati – specifica l’imprenditore – che potrebbero facilmente superare il momento di confusione e stallo derivante dalle “nuove regole”, se solo iniziassero a fare marketing, abbandonando l’idea che “se sono bravo” non ce n’è bisogno. Il controllo di gestione, unito al marketing è l’unica cosa che può far fare il salto in avanti a un’impresa o attività che opera in edilizia».

«I vantaggi del marketing, per chi opera in edilizia, oltre a far ottenere visibilità, consentono di avere a che fare solo con clienti consapevoli e motivati. Questo vuol dire trattative meno lunghe e maggiore gratificazione personale. Il cliente finale, in questo modo ti percepisce come il massimo esperto, colui a cui affidarsi tranquillamente, quasi alla stessa stregua di un medico». Alberti si è affermato nel campo edile grazie a precise strategie di mercato da lui stesso ideate e testate che hanno poi reso possibile la creazione di un modello infallibile: il metodo EdilProfit. Un paradigma che l’imprenditore spiega anche attraverso le pagine del suo libro: “Più Profitti in Edilizia”, edito da Dibuono Edizioni e in vendita sul sito www.piuprofittiinedilizia.it.

Per le aziende del comparto è necessario organizzarsi e, se necessario, rimettere in discussione i vecchi asset aziendali, per stare al passo con i cambiamenti dettati dal mercato e fare i conti con una concorrenza sempre più globalizzata e non sempre leale, cercando di affermarsi come azienda forte e arrivare prima dei competitor. «Un imprenditore – chiude Guido Alberti – per avere successo, deve essere bravo a carpire ciò che il mercato gli chiede. Deve innamorarsi dei processi più che delle “cose” ed essere veloce, altrimenti corre il rischio di dedicare troppo tempo al “pensare” e poco “all’azione”». Per il periodo di lancio, è possibile acquistare “Più Profitti in Edilizia” a 29 €, Iva e spese di spedizione incluse, sul sito www.piuprofittiinedilizia.it e riceverlo in pochi giorni direttamente a casa o dove si preferisce, insieme ai Bonus del valore di oltre 116 €.