“Abbiamo appreso dalla stampa la notizia secondo cui sarebbero state commissariate le Federazioni provinciali del Pd di Crotone e di Cosenza. Un atto senza precedenti e di una gravità inaudita, espressione della peggiore tradizione stalinista“. E’ quanto scrivono in una nota i segretari delle Federazioni di Cosenza e di Crotone del Pd, Luigi Guglielmelli e Gino Murgi. “Il commissariamento – proseguono i due – è illegittimo oltre che sul piano sostanziale anche sul piano formale. Gli organismi di direzione politica eletti dal congresso ed i segretari provinciali di entrambe le federazioni non hanno violato alcuna norma statutaria. Anzi, hanno reiteratamente chiesto, a più riprese, il rispetto delle regole statutarie da parte del commissario regionale a tutela delle garanzie e delle procedure trasparenti e partecipate per la designazione del candidato alla presidenza della Giunta regionale. Abbiamo semplicemente chiesto che fossero i calabresi a decidere, attraverso il più ampio confronto, il candidato Governatore. È un provvedimento liberticida, oggettivamente teso a sopprimere il dissenso politico. Un provvedimento, questo sì, di grave lesione dell’immagine del Partito democratico. Commissariare gli organismi vitali eletti democraticamente con il voto di migliaia di iscritti in un partito regionale già commissariato è una mortificazione per migliaia di uomini e di donne che hanno scelto liberamente la adesione al partito. È come se si volesse liquidare e cancellare l’insediamento politico e organizzativo del Pd sui territori. Non era mai accaduto nel Pd un simile colpo di mano da parte dei vertici romani, che hanno fatto ricorso ad una prova muscolare espressione di profonda debolezza e di autoritarismo. Il contrario della democrazia, del pluralismo e della ricchezza delle opinioni, che è invece la vera forza di una forza democratica qual è e deve essere il Pd”. “Ovviamente, oltre ad impugnare tale provvedimento nelle sedi competenti, comprese quelle giudiziarie – concludono Guglielmelli e Murgi – saranno promosse molteplici iniziative attraverso la mobilitazione di iscritti e simpatizzanti, affinché vengano ristabiliti i diritti degli iscritti e delle iscritte del Partito Democratico”. Una reazione, quella del commissariamento dei circoli del PD, che ha visto anche la reazione del consigliere regionale Giuseppe Aieta. “A Zingaretti non l’hanno detto, Zingaretti non lo sa. Lo spero davvero. Ma tra le federazioni del PD commissariate c’é Crotone, e il suo Segretario é Gino Murgi, già Sindaco di Torre Melissa, protagonista della storia che qui racconta Massimo Gramellini commuovendosi. Hanno commissariato la migliore Calabria e Zingaretti deve saperlo! Sbagliato commissariare anche Cosenza ma Crotone rappresenta un simbolo, quel Sindaco, Gino Murgi, rappresenta la migliore classe dirigente di un partito di sinistra. Ma Zingaretti non lo sa, ne sono sicuro, e dalla Calabria potrebbe iniziare la fine del PD, del suo patrimonio di valori democratici”.