Spara tre colpi di fucile contro il suo vicino

Un'ennesima lite tra vicini è finita in una sparatoria a Castiglione Chiavarese dove un uomo, Giuseppe Vadalà, calabrese d'origine,  ha imbracciato un fucile sparando diversi colpi, precisamente tre, contro Matteo Bo di cinquantadue anni finito in ospedale dove versa in gravi condizioni,  lottando tra la vita e la morte. Il presunto tentato omicidio è avvenuto intorno alle ore 8.00 in località Prati, dove i due possedevano dei terreni con una strada confinante, oggetto dell'alterco tra i due. Dopo quanto accaduto Vadalà,  parrucchiere,  proprietario di un salone a Sestri Levante, si è dato alla fuga facendo scattare una vera e propria caccia all'uomo . Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che anche il sindaco di Castiglione, Giovanni Collorado era a conoscenza delle loro liti frequenti.

calabrese d'origine spara tre colpi di fucile contro vicino

La fuga e poi la resa di Vadalà

In un primo momento sembrava che l'autore degli spari si fosse nascosto e barricato a casa di suo fratello in una località vicina, invece, dai nuovi dettagli che sono emersi, Vadalà, sposato e con un figlio, sembrerebbe si sia consegnato volontariamente alle autorità. L'uomo avrebbe si raggiunto la casa del fratello, ma in un secondo momento avrebbe preso l'auto con cui ha poi girovagato per qualche chilometro. I carabinieri si sarebbero recati nell'abitazione per effettuare una perquisizione domiciliare non andata a buon fine, in quanto il parrucchiere si era già allontanato. Vadalà, che negli ultimi anni ha creato un allevamento di bovini che gestiva con il figlio in località Conio,  capendo di essere “circondato" con il consiglio del suo legale Angelo Paone del foro di Genova,  ha deciso di consegnarsi ai carabinieri della Compagnia  di Sestri Levante. 

Il cinquantaduenne ferito gravemente è ora all'ospedale di San Martino di Genova

A chiamare i soccorsi è stata una donna. Gravissime versano le condizioni del cinquantaduenne, ferito in tre punti diversi dai colpi di pistola. L'uomo è stato prima stabilizzato e intubato e poi trasportato in codice rosso in elicottero all'ospedale di San Martino di Genova.