La Calabria deve andare al voto subito, ovviamente utilizzando tutte le precauzioni dettate dall’emergenza covid, valutando anche di tenere aperti i seggi per tre giorni”. E’ quanto afferma Raffaele Fimiano, di Fratelli d’Italia, che spiega: “Non si tratta di calcoli politici ma di questioni amministrative. Se si dovesse votare in primavera, potrebbero verificarsi disguidi di carattere burocratico, considerato che la macchina regionale si ritroverebbe con una giunta a fine legislatura che determina atti di indirizzo che andrebbero attuati. Si potrebbe verificare un rallentamento nell'efficacia ed efficienza amministrativa. La macchina regionale di fatto rischierebbe di partire a pieno regime, con eventuale nuova riorganizzazione, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Ciò porterebbe molto probabilmente ad un anno di saturazione, mentre ci si dovrebbe dedicare da una lato alla chiusura della vecchia programmazione dei piani comunitari Por, Psr, Pac, Fse e Fesr, dall'altro alla stesura definitiva e partenza della nuova programmazione. Per tali ragioni non posso che esprimere la necessità di andare il prima possibile alle urne per il bene della Calabria”. “Posticipare il momento del voto - conclude Fimiano, candidato alla scorse regionali - comporterebbe un disastro politico-amministrativo che la Calabria non può permettersi, considerato il contesto di crisi economica legata all’emergenza sanitaria”.