"In queste settimane non ho potuto fare a meno di notare il grande afflusso di persone su corso Mazzini e, più in generale, nel centro storico.

Se parte del merito è dovuto alle manifestazioni che l'amministrazione comunale ha organizzato per le Festività di Natale, e se in parte conta anche il fatto che il corso rappresenti, comunque, una discreta importanza per lo shopping, che conta parecchio in questo periodo, grandissimo merito per la rinascita del nostro amato centro Storico è da attribuire alle associazioni culturali da molti anni oramai impegnate alla sua valorizzazione con mostre, iniziative turistiche, culturali e visite guidate.

E che dire della rinascita dei teatri, Politeama e Comunale, che propongono cartelloni di valenza nazionale che richiamano spettatori da tutta la Calabria ? Solo applausi.

 

 

 

 

 

 

E non siamo forse una delle poche realtà del centro sud che, grazie all'impegno di alcuni imprenditori innamorati della propria città, riescono a tenere in vita un cinema nel centro storico ?

Ma bisogna pure sottolineare il rinnovato attivismo e la nuova vitalità del settore "food", perché credo siano un aspetto, oltre che sicuramente molto positivo, per certi versi unico le tante nuove aperture di esercizi della ristorazione, bar e cocktail bar.
Sono le attività di questo comparto che hanno fascino e richiamo nei confronti delle persone, permettono di riaprire locali altrimenti chiusi combattendo, in questo modo, tristezza e degrado, in particolare contribuiscono ad animare il centro storico ampliando le fasce orarie in cui la gente può frequentarlo.

In poche parole: avvicinano Catanzaro alle città più vive e "normali".
Vista da una prospettiva del genere l'iniziativa privata è il miglior supporto possibile all'azione della pubblica amministrazione.

Ed è un riferimento fondamentale nel contesto della più ampia riscoperta della parte antica della città che sta accomunando i catanzaresi di ogni età e di qualsiasi quartiere.

 

 

 

Si nota chiaramente questa volontà di rivivere il centro storico e trasformarlo, concretamente, nel salotto buono del capoluogo. La partecipazione dei catanzaresi era ciò che mancava. Ora c'è anche quella ed è un deciso e confortante segnale di speranza. Ne avevamo bisogno".