Dal 2000 al 2022 oltre 15.400 sperimentazioni cliniche sono state avviate in Italia, con un picco di 818 nel 2021 anche grazie ai tanti trial sul Sars-Cov-2.




Dai vaccini e i monoclonali agli antinfiammatori, durante la pandemia Covid-19, gli sforzi della ricerca si sono concentrati sul Sars-CoV-2 e sono stati 107 gli studi clinici avviati in 3 anni.

 

A indicarlo è il ventesimo 'Rapporto sulla sperimentazione clinica dei medicinali in Italia 2023', pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

 

Gli studi clinici, ovvero effettuati sull'uomo, hanno l'obiettivo di testare efficacia e sicurezza di nuove terapie, anche confrontandole con quelle già disponibili, per migliorare la possibilità di guarigione e la qualità di vita dei pazienti.

Potervi partecipare spesso è un un'opportunità per accedere a terapie innovative, come quelle geniche.

 

Il rapporto Aifa evidenzia come le sperimentazioni sempre più riguardino sia uomini che donne e sono multicentriche, ovvero coinvolgono più centri di ricerca, università e ospedali spesso internazionali, aspetto che ne qualifica il livello.