I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno
tratto in arresto per le ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello
spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, un 20enne del posto.
I fatti raccontano che i militari ausonici transitando nella centralissima Piazza Salotto,
notassero un gruppetto di giovani nascosto in un angolo della strada e fra questi
riconoscessero un giovane pregiudicato del posto. Decidevano, quindi, di procedere ad un
controllo appiedato, ma non appena il 20enne si accorgeva di ciò, iniziava a fuggire. Uno dei
due Carabinieri si poneva all’inseguimento del fuggitivo, mentre l’altro tornava
sull’autovettura di servizio ed in continuo contatto radio, riusciva a seguire la direzione di
fuga. Dopo circa 1 km di inseguimento a piedi, il ragazzo, pensando di non essere visto,
gettava in una fioriera pubblica degli involucri e continuava la sua fuga. Nel frattempo veniva
raggiunto anche dall’altro militare, ma anziché fermarsi, riusciva a divincolarsi dalla presa,
facendo cadere a terra uno dei Carabinieri. L’inseguimento a piedi riprendeva e grazie anche
alla collaborazione di alcuni cittadini, l’altro militare raggiungeva e riusciva ad ammanettare il
fuggitivo, con non poca difficoltà. Veniva anche recuperato l’involucro che era stato gettato
dal ragazzo, al cui interno si scoprivano esserci diverse dosi di sostanza stupefacente del
tipo marijuana e tre dosi del tipo hashish, tutte già pronte per la vendita. La perquisizione
continuava anche sul fermato e sortiva esito positivo, poiché veniva rinvenuto nel giubbotto
materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e ben tre cellulari. Sia la droga
che tutto il materiale veniva sottoposto a sequestro penale, anche al fine di analizzare il
contenuto dei cellulari usati dal giovane.
I militari, invece, dovevano ricorrere alle cure del caso per le lesioni riportate.
Per il 20enne, considerate le diverse tipologie di stupefacente rinvenute e la condotta tenuta
per sottrarsi al fermo, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, scattavano le
manette e dovrà comparire davanti il Tribunale per rispondere dei gravi reati contestati.