Codacons: Banche calabresi fallite, rimborsi ai risparmiatori truffati
I provvedimenti “delicati”, come spesso accade, vengano pubblicati in a ridosso di ferragosto. Così, complice la calura estiva ed il clima vacanziero, c’è il concreto rischio che alcune decisioni vengano ignorate e chi potrebbe aver diritto a riavere parte dei propri risparmi, rimanga truffato per la seconda volta. Lo scorso 21 agosto è apparso sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento che consente ai risparmiatori truffati di presentare domanda di indennizzo al FIR (Fondo di Indennizzo Risparmiatori). Al Fondo possono avanzare richiesta di rimborso, entro 180 giorni a partire dal 22 agosto, le vittime delle banche fallite e di quelle poste in liquidazione. In quest’elenco - sostiene Francesco Di Lieto del Codacons - ci sono ben due istituti Calabresi: la Banca Popolare delle Province Calabre e la Banca Brutia. Si tratta di banche che, a causa di palesi e reiterate violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, trasparenza... sono state poste in liquidazione coatta amministrativa. Banche il cui none evoca terribili ricordi per migliaia e migliaia di calabresi. Il Codacons invita tutti i risparmiatori che hanno visto svanire i loro risparmi in titoli delle due banche ad attivarsi immediatamente. Ovviamente gli indennizzi spettano anche agli eredi che siano in grado di dimostrare il possesso dei titoli. Differente è l’importo che sarà restituito: Per gli azionisti l’indennizzo previsto è pari al 30% del costo di acquisto delle azioni, mentre per gli obbligazionisti subordinati, l’indennizzo sarà pari al 95% del costo di acquisto. Attenzione, non si tratta di una procedura automatica - prosegue Di Lieto - ma occorrere presentare richiesta, appunto entro 180 giorni dal 22 agosto, con la copia dei titoli o certificato equipollente e dichiarazione di non aver percepito altri indennizzi. La domanda - prosegue la nota del Codacons - dev’essere depositata attraverso il portale telematico della Consap, dopo essersi registrati. In questo modo, all’esito della valutazione circa la sussistenza dei requisiti, si procederà all’erogazione della somma spettante a mezzo bonifico bancario. L’invito è quello di far presto anche perché, chi presenterà domanda a febbraio rischierà di sentirsi dire che i fondi sono già terminati.