Era stato inaugurato nell'aprile del 2019 con una grande festa degna dei grandi eventi a cui hanno partecipato migliaia di persone. Parliamo del Planetario di Cosenza Giovan Battista Amico, struttura intitolara al noto astronomo a cui, proprio nel giorno della sua consegna alla città partecipò come madrina la allora vice presidente della camera dei deputati Mara Carfagna.

Acrobati, musica e giochi di luce hanno fatto da sfondo per l'occasione, quella stessa luce sfarzosa, da un bel po di tempo, però, ha smesso di brillare. Si perchè dopo un perido ricco di attività,  il planetario è totalmente inattivo, lasciato lì vicino il ponte di Calatrava in una sorta di limbo, tra l'incuria e l'erba alta.  Un gioiello di tecnologia, la cui comunità ha atteso diverse amministrazioni, per vederselo conegnare. Il progetto, lo ricordiamo è stato avviato dall’intuizione del fisico Franco Piperno ed accolto già dalla fine degli anni 2000 da Giacomo Mancini terminato nel 2019 dopo ben 20 anni. Il Planetario di Cosenzache è il più tecnologico e avanzato d’Italia, avrebbe dovuto svolgere una funzione didattica oltre che sociale e di rigenerazione urbana del quartiere Gergeri. Dove sono finiti i progetti avviati con l'università della calabria? e dove quelli rivolti alle scuole? ci sembra si tratti di una ennesima cattedrale nel deserto, o meglio ancora, di una stella cadende e decadente per usare una metafora spicciola attinente. Ci auguriamo che sia prevista una nuova rinascita e che i cosentini non debbano aspettare altri 20 anni.