L'autunno in Calabria è un periodo magico per gli appassionati di funghi. Le fresche piogge e il clima mite creano le condizioni ideali per la crescita di una varietà di funghi, rendendo i boschi calabresi un vero paradiso per i cercatori. Da settembre a novembre, l’intera regione si tinge dei colori dell’autunno e i suoi boschi si riempiono di profumi e suoni che annunciano l'arrivo di una delle stagioni più attese dagli amanti della natura e della gastronomia.

Le Zone Migliori per la Raccolta

La Calabria, con la sua conformazione territoriale ricca di montagne e colline, offre numerosi luoghi ideali per la raccolta dei funghi. Le principali aree dove gli appassionati si recano sono le montagne della Sila, dell'Aspromonte e del Pollino, ricche di boschi di faggi, pini e castagni, habitat perfetti per molte varietà di funghi.

Sila: Il Parco Nazionale della Sila, con le sue fitte foreste e la sua ricchezza di specie vegetali, è uno dei luoghi più noti per la raccolta dei funghi. Qui si trovano il Porcino della Sila, uno dei funghi più pregiati, insieme ad altre specie come mazze di tamburo, gallinacci e ovuli.

Aspromonte: Anche il Parco Nazionale dell'Aspromonte è una meta popolare, grazie ai suoi boschi di castagni e querce. Questa zona è ideale per la raccolta di funghi come i lactarius, ottimi per essere consumati sott'olio o alla griglia.

Pollino: Infine, il Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, offre vaste aree boschive dove è possibile trovare diverse varietà di funghi autunnali, tra cui il porcino nero e varie specie di russule.

I Funghi Più Diffusi

La Calabria è conosciuta per la sua biodiversità e le sue specie fungine non fanno eccezione. Ecco alcuni dei funghi più raccolti durante l'autunno:

Porcini: I porcini sono i funghi più pregiati e ricercati in Calabria. Le specie più comuni sono il Boletus edulis e il Boletus aereus, entrambi apprezzati per il loro sapore intenso e versatile. Sono ottimi sia freschi che secchi, utilizzati in una varietà di piatti tradizionali come risotti, paste e zuppe.

Ovuli: L'Amanita caesarea, conosciuta come ovulo, è un altro fungo molto ricercato per il suo sapore delicato. Viene consumato spesso crudo in insalata con un filo di olio extravergine d'oliva.

Gallinacci (Cantharellus cibarius): Con il loro colore giallo brillante, i gallinacci sono facilmente riconoscibili. Hanno un sapore dolce e leggermente fruttato e si sposano bene con piatti di carne o in semplici trifolati.

Regole e Sicurezza

La raccolta dei funghi è regolamentata in Calabria per preservare l'ecosistema e garantire la sicurezza dei raccoglitori. È necessario ottenere un permesso rilasciato dalle autorità locali e rispettare le quantità massime di raccolta giornaliera, solitamente stabilite intorno ai 2-3 kg per persona. Inoltre, è fondamentale raccogliere solo funghi che si conoscono bene, poiché molte specie possono essere tossiche o addirittura mortali se ingerite.

In molte zone sono anche organizzati corsi di formazione micologica, indispensabili per ottenere il permesso e imparare a riconoscere le diverse specie di funghi. Questo aiuta a evitare rischi inutili e contribuisce a mantenere viva la tradizione della raccolta.

La Tradizione Culinaria

I funghi sono un ingrediente base della cucina calabrese autunnale. Vengono utilizzati in numerosi piatti tradizionali, spesso in abbinamento a ingredienti locali come l’olio d’oliva, le erbe aromatiche e le conserve. Uno dei piatti tipici è il risotto ai funghi porcini, preparato con funghi freschi e formaggi locali come il pecorino o il caciocavallo. Altri piatti celebri includono le pappardelle ai funghi e i funghi alla griglia, un piatto semplice ma ricco di sapore, perfetto per esaltare l’aroma terroso dei porcini.

 

La raccolta dei funghi in Calabria è molto più che un semplice passatempo autunnale: è una tradizione profondamente radicata nella cultura locale. Oltre al piacere di stare a contatto con la natura, questa attività offre l’opportunità di riscoprire sapori autentici e di partecipare a una pratica sostenibile che celebra la ricchezza del territorio calabrese. L’autunno diventa così una stagione d’oro per chi desidera esplorare i boschi e portare a casa uno dei tesori più prelibati della terra.