Negli animali selvatici il ‘carburante’ che alimenta il motore dell’evoluzione è più abbondante del previsto: l’ampiezza delle differenze genetiche da cui dipende la capacità di sopravvivere e riprodursi è da 2 a 4 volte superiore rispetto a quanto stimato finora.

Lo indicano le analisi genetiche condotte in 30 anni su 19 popolazioni di 15 specie di uccelli e mammiferi di tutto il mondo, incrociate con i dati raccolti in 2,6 milioni di ore di lavoro sul campo. Il lavoro, cruciale per stimare la capacità della fauna di adattarsi ai cambiamenti ambientali, è pubblicato su Science da un team di 40 ricercatori di 27 istituti guidati da Timothée Bonnet dell'Australian National University.

Lo studio è il primo ad aver valutato la velocità dell'evoluzione in maniera sistematica su larga scala.