“Non possiamo regalare questa terra bellissima al rischio del degrado e alle destre”.  “Questa- è quanto viene riportato in una nota stampa a firma del movimento Italia in Comune -  è una delle frasi proferite, nella visita di ieri, dal Segretario nazionale del Partito Democratico che ha indicato il nome di Callipo come soluzione a questo problema (evidente è anche la responsabilità dei governi nazionali che mai hanno approntato delle politiche volte ad affrontare in maniera strutturale i diversi problemi del Mezzogiorno). Oltre questa dichiarazione ci colpisce un altro passaggio del suo intervento: “Sono mesi, anche con diversi incontri personali che parlo con Mario Oliverio chiedendogli di aiutarci a vincere. Il problema non è Tizio, Caio o Sempronio ma creare le condizioni per allargare e mettere in campo una proposta credibile, quella che ora intorno a Callipo è possibile”.

Purtroppo- sottolineano quelli del movimento di Italia in Comune -  dobbiamo ricorrere alla deduzione, dunque nella prima frase non possiamo che leggere un giudizio del Segretario ben diverso anche da quello che il Commissario regionale, benché contrario alla ricandidatura del Governatore Oliverio, ha sempre espresso ovvero un giudizio positivo. Fatta questa prima riflessione è singolare come possa divenire utile e di aiuto alla vittoria la figura di Mario Oliverio dopo questi giudizi di certo non positivi.

Da agosto la coalizione di cui facciamo parte ha sempre chiesto le primarie come strumento per individuare il candidato, quello sì unitario, riconosciuto per autorevolezza e non per autorità. Inoltre l’ultimo appello del Governatore del 5 dicembre non ha trovato alcun ascolto pertanto riteniamo che il percorso ed il lavoro della nostra coalizione, svolto anche sui tavoli tematici a Lamezia il 4 novembre, non può e non deve essere disperso.

A questo clima – conclude la nota - di continua delegittimazione che si respira e si legge, tanto sulla figura politica del Presidente quanto su quella delle forze che lo sostengono, l’unica risposta crediamo sia quella di andare avanti con la stessa determinazione che in questi mesi abbiamo messo in campo”.