Uno storico passo avanti della Camera.

Dopo accese discussioni e tanti emendamenti, la camera dei deputati ha approvato il disegno di legge sul suicidio assistito. Quest'ultimo, permetterebbe a tutti coloro che hanno malattie irreversibili, di poter ricorrere e/o chiedere aiuto al proprio medico per porre fine alle loro sofferenze.

Considerato che l'atto finale di togliersi la vita, somministrandosi le sostanze necessarie in modo autonomo e volontario, è compiuto interamente dal soggetto stesso e non da soggetti terzi, il suicidio assistito differisce dall'eutanasia.

Il ddl è stato approvato alla camera con 253 voti a favore, 117 no e 1 astenuto; i partiti che hanno votato a favore sono stati Partito Democratico, M5S, Liberieuguali e ItaliaViva contrari invece, sono stati tutti i partiti di destra, con alcuni deputati che hanno però deciso di votare a favore. I forzisti "dissidenti" sono stati Roberto Cassinelli, Veronica Giannone, Roberto Novelli, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Maria Spena ed Elio Vito. Simone Baldelli è stato l'unico deputato ad astenersi.

Quelli di Ci che han votato a favore sono stati Fabio Berardini, Emilio Carelli, Carlo De Girolamo, Marco Rizzone e Lucia Scanu.

Sette deputati di Iv, che aveva lasciato libertà di coscienza, si sono schierati contro il provvedimento. Si tratta di Maria Teresa Baldini, Matteo Colaninno, Camillo D'Alessandro, Cosimo Ferri, Flora Frate, Maria Chiara Gadda e Gabriele Toccafondi.

Il disegno di legge approvato alla camera passerà ora al Senato dove l'equilibrio della maggioranza potrebbe essere meno solido.