Il Tribunale di Vibo Valentia in composizione monocratica, ha assolto, ieri, 21 dicembre 2022, Gaetano Meduri, 30 anni, di Pizzo, dall’accusa di omicidio stradale e difeso dall’Avv. Sandro D’Agostino.

L’incidente, verificatosi l’1 marzo 2018, sul rettilineo della SS18 nei pressi di Acconia del comune di Curinga, è costato la vita a Francesco Scevola, 63 anni alla guida della sua Hyundai I10 a causa dello scontro frontale con la Fiat 500 condotta dal Meduri.

Difficile la ricostruzione dell’incidente, demandata ai rilievi dei carabinieri accorsi sul posto ed alle fotografie scattate dai Vigili del Fuoco intervenuti per liberare il corpo di Scevola, deceduto successivamente al trasporto in elisoccorso all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.

Un processo durato quattro anni, tutto incentrato sulle consulenze tecniche, da una parte quella del CT nominato dall’Ufficio della Procura, dall’altra quella del CTP nominato dall’imputato. Il PM, in prima istanza aveva chiesto per l’imputato, la condanna a 2 anni ma a convincerlo a cambiare la propria decisione è stata proprio la ricostruzione del Consulente Tecnico di Parte, l’Ing. Giulia Fresca che ha dimostrato con elementi oggettivi, chiari ed inequivocabili, come ci si attende da una scienza esatta come l’ingegneria, nello svolgimento dell’attività peritale, l’assoluta assenza di colpa del Meduri il quale si è visto invadere la corsia da parte dell’autovettura Hyundai i10.

L’Ing. Fresca, attraverso lo studio delle deformazioni riportate dalle autovetture coinvolte nello scontro, dai danni riscontrati, dalla tipologia della strada, dalle caratteristiche tecniche degli autoveicoli e dalla risposta degli stessi ai crash test, ha elaborato, nell’ambientazione virtuale 3D, la ricostruzione cinematica tridimensionale dello scontro, generando, attraverso la modellazione matematica il video dell’incidente individuando il tempo esatto, le corrispondenti velocità, le distanze e le accelerazioni istantanee dei veicolo e determinando l’esatto punto di impatto.

«Una ricostruzione di qualità del sinistro è sicuramente data da una visione del rilievo del sinistro stradale in stretto rapporto ai principi informatori della fisica, quale elemento per determinare conclusioni fondate su desunzioni logico-oggettive. – riportano le conclusioni della perizia dell’Ing. Fresca - Nella valutazione delle responsabilità dei conducenti coinvolti in un sinistro il “nesso di causalità” occupa uno spazio preponderante in relazione “causa effetto”.

Un'idonea ricostruzione della meccanica passa inevitabilmente attraverso la giustificazione oggettiva del rapporto intercorrente tra la condotta e l'evento».

Il lavoro del Consulente di Parte, l’Ing. Giulia Fresca è stato determinante per la scelta del Giudice che ha esclusa ogni responsabilità penale dell’imputato.