Il presidente della I Commissione “affari istituzionali” del Consiglio regionale, Franco Sergio, offre chiarimenti circa il corretto iter legislativo concernente la legge elettorale.

«Abbiamo accolto, come Commissione, quanto esplicitamente chiesto da esponenti della società civile (nello specifico la consigliera di parità, Sonia Stumpo, il direttore di “Fimminatv”, Raffaella Rinaldis, l’esponente dell’Anpi, Sergio Vitale) durante le audizioni: e cioè di portare all’ordine del giorno dell’organo politico – il Consiglio – tramite richiesta alla conferenza dei capigruppo, la proposta riguardante l’adattamento (previsto dalla Legge nazionale 20/2016) imposto alle Regioni circa l’adozione della “Preferenza di genere” nelle leggi elettorali.  

 Sono quindi fuorvianti, sul piano istituzionale e delle procedure della Regione, tutte le illazioni e le pregiudiziali ed acrimoniose accuse, avanzate in queste ore. Ribadisco che la Commissione “affari istituzionali” ha semplicemente accolto la decisione di invitare i capigruppo  ad inserire nell’OdG del Consiglio la proposta esistente allo stato dei fatti. Nella fase istituzionale attuale, non si poteva certo scegliere di fare altro; se non rimettendo, a chi di competenza, i testi esistenti, per essere in grado di decidere nel merito».