Ridare indietro quei ricordi perduti ricreando uno spazio che possa essere familiari a chi ha smarrito le immagini della propria vita, si potrebbe così descrivere il nobile progetto CasaPaese nel piccolo borgo di Cicala, piccolo Comune di Catanzaro diventato nel 2018 "amico della demenza" (Dementia Friendly Community) riconosciuta dalla Federazione Italiana Alzheimer. Un paese che si presta a diventare una piccola "oasi della memoria" per quelle persone affette da disturbi cognitivi che troppo spesso vengono lasciate ai margini della società, sole con i propri pensieri confusi in un vuoto di memoria incolmabile. In soli 800mq sono stati realizzati spazi che riportano alla mente quelle azioni quotidiane, godendo della propria libertà e riappropriandosi delle relazioni umane attraverso piccoli dettagli che rendono CasaPaese unica, come numeri civici dipinti a mano, i viali fioriti e gli scorci vista mare, indicano le stanze confortevoli, arredate con oggetti personali dei pazienti.

Un approccio innovativo che pone i pazienti in uno spazio sicuro senza rilegarli in un ambiente che possa creare ancora più sconforto nella condizione di smarrimento e confusione che già di per sé vivono.

I pazienti, infatti, oltre a ricevere le cure necessarie da un team di psicologi, animatori, educatori ed OSS, possono godere di importanti momenti di svago. CasaPaese offre la possibilità di ricreare quelle immagini che possano riportare alla memoria quelle abitudini passate e quei momenti di gioia perduti, sorseggiando ricordi a L’Antico Bar Italia o spedendo lettere ai propri cari all’ufficio postale. Ridare ai pazienti quelle emozioni quotidiane come poter acquistare prodotti genuini a la Bottega di Leonetto o poter custodire una preghiera nella cappella. Immancabile il cinema Ettore Scola che trasmette le pellicole dei momenti migliori della loro esistenza e la trattoria Totò e Peppino in cui degustare sapori genuini.

La realizzazione di CasaPaese è stata resa possibile da una vera e propria rete di solidarietà costituita da aziende, associazioni, imprenditori, singoli cittadini che hanno partecipato al crowdfunding lanciato lo scorso anno per l’acquisto di arredi specifici, come per esempio i letti che si abbassano sino a 15 cm o addirittura a terra per i pazienti con maggiori disturbi comportamentali.