Polemica tra impresa e sindacato


Arriva immediata la risposta dell'azienda appaltatrice che ha in carico i lavori del secondo stralcio (IV lotto) della strada Sila-Mare, al sindacato Fillea-Cgil.

Nello specifico, l'impresa annuncia azioni legali rispetto all'attendibilità delle dichiarazioni del sindacato, dopo che nei giorni scorsi gli operai avevano scioperato.

In una nota inviata alle testate giornalistiche nonché al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Giunta regionale della Calabria, all’assessorato ai lavori pubblici, al Sindaco di Longobucco, e a Confindustria, l'impresa appaltatrice sottolinea che « lo sciopero riguarda solo una parte delle maestranze occupate sul cantiere » e che l'azione tra l’altro ha impedito ad altri lavoratori di poter svolgere le attività.

Retribuzioni regolarmente erogate


In merito alla denuncia del sindacato, su eventuali retribuzioni arretrate l’azienda chiarisce che «la retribuzione del mese di luglio risulta erogata. Quella relativa alla mensilità di agosto 2021 risulta, ancora non maturata, atteso che il termine per il saldo della stessa è fissato non oltre 15 giorni dalla scadenza del periodo di paga cioè, il 15 settembre prossimo». E aggiunge: «le competenze relative alla mensilità di agosto vengon solo parzialmente erogata dall’impresa, risultando onere della Cassa Edile l'erogazione di quanto dovuto per le indennità di ferie, cosa, che, per quanto consta conoscere, risulta essere regolarmente avvenuta».

 

Livelli di inquadramenti


Per quanto riguarda i riferimenti alla tematica relativa alla verifica dei livelli di inquadramento, l'impresa fa sapere che «la tematica è stata già oggetto di confronto sindacale ed in tale circostanza ò'azienda aveva ribadito e conferma la volontà di voler intervenire, laddove previsto e corrispondente ai profili professionali correlati alle esigenze tecnico produttive aziendali. Ben differente, -si legge nel documento-, è la richiesta della Cgil di un adeguamento generalizzato degli inquadramenti e scollegato da ruoli e funzioni effettivamente svolte e da esigenze tecnico, organizzative e produttive. L’adeguamento risulterebbe in questo caso scevro da qualsivoglia valutazione oggettiva e assumerebbe, evidentemente, una natura diversa e di difficile collocazione nel contesto normativo e contrattuale».

 

Normative Covid19


L'impresa replica inoltre sulle presunte inadempienze, connesse al mancato rispetto della normative in contrasto del Covid19: «l’impresa, -si legge-, ottempera regolarmente ad ogni prescrizione di legge. Infatti, ha regolarmente adottato un Protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid19 negli ambienti di lavoro». Continua poi: «Oltre alle misure adottate per la prevenzione del contagio dal virus, vi è stata la consegna di specifici dispositivi di protezione individuale, un’adeguata informazione ai lavoratori, una costante pulizia e sanificazione periodica degli ambienti con particolare riferimento alle aree comuni».