Non esiste una soluzione univoca ma si deve agire di concerto, programmando una strategia volta a proteggere un territorio fragile, che sarà sottoposto a frequenti eventi estremi.


 

Lo fa sapere il Conaf, il Consiglio degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali, che fa parte della Struttura tecnica nazionale, aggiungendo un punto di vista a quello delle altre professioni. La siccità di questi mesi, rileva il Conaf, ha ridotto le capacità di assorbimento del suolo delle forti piogge ma non può essere una giustificazione.

 

Il nodo è che mancano politiche di pianificazione e progettazione della rete idrica minore, con canalizzazioni e piccoli invasi, ma anche alle capacità di risposta del suolo e di forestazione intesa come strategia di consolidamento del terreno e di gestione delle acque, quindi una politica che contrasti il dissennato utilizzo del suolo..


 

"Le vittime e le immagini dei danni materiali in Romagna lasciano sgomenti: ora è il momento di far intervenire gli organi preposti all'emergenza, ma pensiamo al domani perché arriverà presto" - afferma la presidente Sabrina Diamanti - situazioni analoghe si ripetono e si ripeteranno, poiché l'Italia ha fragilità ben note e la pioggia che si è abbattuta sulla Romagna e in altre regioni d'Italia, ha semplicemente accentuato le difficoltà del nostro territorio a reagire agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti".

 

E aggiunge, "le emergenze da affrontare crescono in numero e varietà: oggi si parla di dissesto idrogeologico e alluvioni, poi ci saranno siccità e incendi estivi. C'è il bisogno di ridurre la vulnerabilità di questo Paese con uno sguardo ampio e complesso.

 

Le professioni tecniche - conclude - possono contribuire attivamente alla salvaguardia del Paese, nelle emergenze ma soprattutto nella fase di prevenzione".

 

La Coldiretti. "Nell'arco di 24 ore si sono abbattute ben 16 bombe d'acqua sulla Romagna e 4 sulle Marche ma si sono registrate anche tempeste di vento e fulmini".


 

È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sui dati dell'European Severe Weather Database (ESWD) sugli effetti dell'ondata anomala del maltempo che ha gonfiato i fiumi e provocato una alluvione storica con danni incalcolabili e vittime nelle città e nelle campagne per le quali si esprime profondo cordoglio.

 

"La situazione è drammatica nelle aree rurali dove - sottolinea la Coldiretti - più difficile è l'arrivo dei soccorsi nelle aziende isolate con migliaia di ettari coltivati finiti sott'acqua e si cerca di mettere in salvo anche gli animali.


 

Quindi il ringraziamento a Vigili del fuoco, Protezione Civile e Forze dell'ordine "per l'azione di assistenza alle popolazioni colpite", ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare "il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell'affrontare una terribile emergenza di livello nazionale".

 

Adesso la priorità, conclude Prandini "è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre partire con la ricostruzione di un sistema produttivo ed economico devastato dalla calamità".