C’è anche la moglie del prefetto Michele Di Bari, già a capo dell’Utg di Vibo Valentia, tra i 16 indagati in un’inchiesta della procura di Foggia sul caporalato.

 

 

 

 

Il blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di cinque persone (un senegalese e un gambiano sono finiti in carcere, gli altri sono ai domiciliari).

Per gli altri 11 indagati, tra i quali appunto la moglie del prefetto della città pugliese, è scattato l’obbligo di firma. Tutti rispondono di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Intanto Di Bari si è dimesso dall’incarico di capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazioni del Viminale, dimissioni accettate dal ministro Luciana Lamorgese.