Iclassici come cioccolato, fragola e nocciola rimangono i preferiti anche se si fanno avanti gusti alternativi: dallo spritz alla menta sarda sino al torrone di Tonara.

Il gelato, soprattutto quello artigianale, si conferma il protagonista dell'estate anche in Sardegna. Lo ribadiscono i dati tratti dal dossier "Gelaterie: le imprese artigiane e la spese delle famiglie per i gelati", realizzato dall'ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, su fonte Istat 2022. Nell'Isola si contano 225 le gelaterie di cui 149 sono laboratori artigiani, oltre 900 gli addetti e 400 le persone impiegate nella produzione. Il giro d'affari stimato èin oltre 117 milioni di euro.

"In pratica - rileva il report dell'associazione - ogni nucleo familiare ogni anno spende 160 euro per coni, coppette, granite, ghiaccioli e sorbetti". "Ai piccoli piaceri della vita, non si rinuncia, neppure in tempo di crisi - commenta la presidente Maria Amelia Lai - anzi, a fronte delle difficoltà che la popolazione sta affrontando si indulge più spesso ai propri capricci".




E sono proprio gli ingredienti, secondo Confartigianato, a fare la differenza. "L'impegno delle gelaterie artigiane - chiarisce Maria Amelia Lai - è quello di garantire ai consumatori una grande attenzione alle materie prime. Alcuni ingredienti, infatti, sono diventati carissimi: zucchero, latte, frutta ma anche il packaging. I nostri maestri gelatieri hanno cercato di contenere gli aumenti per poter assicurare ai consumatori, in questa estate così calda, un buon gelato artigianale, realizzato a regola d'arte".