"Con riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa locale relative al testimone di

giustizia Michele Tramontana, respingo con fermezza le gravi

allusioni rivolte alla Commissione centrale per la definizione e

applicazione delle speciali misure di protezione che presiedo,

in quanto infondate e calunniose". Lo scrive in una nota il

viceministro al ministero dell'Interno Vito Crimi.

    "Per dovere di trasparenza, nei limiti degli obblighi di

riservatezza che connotano i lavori della Commissione , ritengo

comunque doveroso segnalare che nel febbraio 2015, nel gennaio

2016 ed infine a febbraio 2016 i competenti Uffici Giudiziari

hanno dato il proprio nulla osta alla cessazione del programma

speciale di protezione per il signor Tramontana, in quanto

terminati gli impegni processuali che lo hanno visto coinvolto.

Il provvedimento di cessazione è stato definitivamente emesso in

data 24 luglio 2019 e contestualmente è stata disposta la

capitalizzazione finanziaria, consistente in una cospicua

erogazione in denaro, in favore dello stesso e della moglie

nella misura massima consentita dalla legge", prosegue Crimi che

conclude: "Detta cessazione non comporta il venir meno, qualora

il pericolo sia ancora attuale, delle misure di protezione che

potranno essere disposte direttamente dalle autorità di pubblica

sicurezza competenti".