È sicuramente positivo che intorno al progetto del nuovo tracciato della ex SS106 continui a mantenersi vivo e plurale il dibattito ed il confronto, sociale, politico ed istituzionale. L’ammodernamento dell’unica arteria di collegamento sulla costa jonica resta condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile di questa importante area della regione, il cui decollo è rimasto purtroppo ipotecato dallo storico gap infrastrutturale ereditato.

C’è però un’altra questione che esige di essere posta, con la stessa importanza e forse come non è stato fatto fino ad oggi, al centro dell’agenda e del dibattito pubblico. Mi riferisco alla sfida pedagogica e culturale dell’educazione stradale. Perché, anche se troppo spesso non si dice con estrema chiarezza, gran parte degli incidenti che si verificano sulla Strada della Morte è causata, purtroppo anche da violazioni del codice della strada.

 

 

 

 

 

 

 

 

È quanto dichiara il consigliere provinciale di Cosenza Adele Olivo sottolineando la necessità di guardare con la stessa preoccupazione, in parallelo ai progetti ed agli obiettivi di un’opera storica e strategica per tutti, anche alla necessità di diffondere rinnovate campagne di sensibilizzazione ed informazione sulla cosiddetta arroganza stradale, soprattutto nelle scuole.

 

Anzi – continua la consigliera – è proprio alla luce della elevata e documentata pericolosità della ex SS 106 che dobbiamo chiederci tutti cosa possono e devono fare le istituzioni pubbliche, dai comuni alle province alla Regione per contribuire a stimolare comportamenti responsabili, rendendo giovani e meno giovani, più consapevoli di oggi dei rischi a cui si va incontro, per se stessi e per gli altri utenti, se si cede all’alta velocità, se ci si distrae alla guida e se, in generale, non si rispetta il codice della strada?

 

Io – scandisce – me lo voglio chiedere come consigliere provinciale insieme al Presidente e agli altri colleghi ai quali porrò quest’esigenza in vista del prossimo consiglio.

 

I territori del basso e alto jonio cosentino, molti dei quali attraversati, come del resto tutta la jonica fino a Reggio Calabria, dalla Strada della Morte, cosparsa ad ogni metro di fiori a ricordare tragedie e tristissime perdite di vite, richiedono un carico di attenzione importantissima. E di questa necessità non rinviabile – aggiunge – mi farò interprete e portavoce, cercando di capire ad esempio se vi sono anche eventualmente risorse provinciali destinabili a costruire campagne di educazione stradale, incisive e scioccanti se necessario a squarciare ogni velo, anche quello dell’ipocrisia e dell’emergenza pedagogica che non è meno grave delle altre.

 

Olivo coglie l’occasione per esprimere vicinanza alla famiglia e agli amici del giovane concittadino Luca Laudone rimasto vittima, domenica 9, di un incidente stradale, verificatosi sul territorio comunale di Corigliano-Rossano.

 

Il prezzo, in termini di giovani vite umane, che questa terra sta continuando a pagare – aggiunge – è troppo alto per rimanere inermi. Dobbiamo esigere tutti insieme infrastrutture moderne che sappiano mettere in collegamento e valorizzare le opportunità dei nostri territori, ma soprattutto pretendere da tutti, ogni giorno, il rispetto delle regole e del codice della strada senza le quali non potrà esserci alcuno sviluppo ordinato e veramente sostenibile per tutti.